giovedì 29 dicembre 2022

Bollette luce e gas: ecco la rivoluzione del metodo di calcolo. Cambia tutto

Con la stangata bollette energetiche il Ministro dell’Economia Giorgetti ha annunciato il nuovo metodo di calcolo dei consumi luce e gas.

Sarà una vera rivoluzione? Il nuovo metodo di calcolo dei consumi luce e gas è simile al modello adottato dalla Germania e consente agli utenti di pagare meno. Secondo quanto anticipato dal Dicastero dell’Economia il nuovo modello di computo si basa sul consumo energetico.

Il calcolo del costo riportato sulle bollette energetiche potrebbe basarsi sul consumo effettivo, quindi, potrebbe consentire alle famiglie italiane di risparmiare. Ovviamente e logicamente meno si consuma, meno si paga. Pagheranno di più le famiglie che consumano di più energia elettrica e gas. Il prezzo della materia energetica dovrebbe essere allineato al market price (prezzo di mercato o PUN).

Il Ministro dell’Economia Giorgetti ha annunciato che l’Esecutivo stia lavorando per introdurre un nuovo meccanismo di computo delle bollette luce e gas, che dovrebbe incentivare le famiglie a risparmiare. Per il momento il nuovo meccanismo di calcolo è solo una bozza, ma potrebbe diventare realtà.

Il nuovo modello di calcolo si ispira al modello alemanno e prevede una prima fase di pagamento una tantum delle bollette energetiche ed una seconda fase, che prevede una soglia massima di 12 cent di euro al lordo per kilowattora sull’ottanta % dei consumi energetici. Il rimanente 20% viene pagato al market price.

La proposta della doppia tariffa in base ai consumi energetici era già stata precedentemente presentata qualche mese fa da Confindustria, ma adesso potrebbe diventare realtà. Basta attendere dalla prossima stagione primaverile

Questo nuovo meccanismo di calcolo spiegato ed anticipato dallo stesso Ministro Giorgetti dovrebbe incentivare il risparmio delle bollette e potrebbe prevedere un calcolo dei costi basato sugli anni precedenti. Il nuovo sistema potrebbe essere più equo e razionale in quanto punta a “premiare” coloro che risparmiano ma anche a “bacchettare” chi eccede nei consumi energetici.

Questo sistema di calcolo dei consumi energetici mira ad introdurre una sorta di soglia massima al consumo. Tuttavia, non risolve il problema riguardante il pre-acquisto dell’energia da parte delle società di distribuzione della materia energetica.

MODIFICHE UNILATERALI DEI CONTRATTI LUCE E GAS

27 Dicembre 2022


Dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato arriva, in queste ore, un chiarimento da parte del Governo sulla questione del blocco alle modifiche unilaterali per le bollette di luce e gas. La scorsa settimana, infatti, il Consiglio di Stato aveva confermato l'ammissibilità di tali modifiche in alcune situazioni. Il Governo ha accolto tale sentenza con un chiarimento ma ha anche colto l'occasione per estendere a giugno 2023 il periodo di blocco alle modifiche unilaterali dei contratti di luce e gas. Vediamo gli ultimi aggiornamenti:


Il Governo chiarisce le condizioni di ammissibilità delle modifiche unilaterali delle tariffe di luce e gas seguendo le indicazioni del Consiglio di Stato e con una nuova norma viene esteso al 30 giugno 2023 (dal 30 aprile 2023) la validità del blocco alle modifiche unilaterali dei contratti


La questione delle modifiche unilaterali ai contratti di luce e gas è uno dei temi più “caldi” del settore delle bollette. Come previsto da una norma del Governo Draghi, infatti, fino al prossimo 30 aprile 2023 è previsto un blocco alle modifiche unilaterali da parte dei fornitori che, quindi, non possono incrementare i prezzi delle tariffe andando a modificare unilateralmente le condizioni contrattuali sottoscritte dai propri clienti.


Come previsto da una sentenza del Consiglio di Stato arrivata nei giorni scorsi, però, i fornitori possono modificare le condizioni contrattuali per le offerte che prevedono quest’eventualità. Di conseguenza, per una qualsiasi tariffa a prezzo bloccato, i fornitori possono proporre un nuovo prezzo dell’energia una volta che il precedente periodo di prezzo bloccato è terminato. In questo caso, infatti, non si tratta di una modifica delle condizioni contrattuali ma di una modifica prevista dalla struttura della stessa offerta.


Per chiarire, al massimo, la situazione, il Governo ha incluso un articolo specifico nel decreto Milleproroghe che sarà in Gazzetta Ufficiale entro fine anno. Contemporaneamente, è stato esteso il periodo di blocco alle modifiche unilaterali, garantendo una protezione aggiuntiva a famiglie e imprese che, grazie a questo blocco, possono contare su di un’importante protezione contro gli aumenti per le bollette di luce e gas.


In particolare, le nuove norme stabiliscono che:


1.    Le modifiche dei contratti che prevedono aggiornamenti di prezzo sono ammesse.


2.    Continuano a non essere ammesse le modifiche unilaterali dei contratti che non prevedono clausole di aggiornamento di prezzo per un certo periodo.


3.    La validità del blocco alle modifiche unilaterali è prorogata fino al prossimo 30 giugno 2023.


La settimana inizia con due novità sulla questione delle bollette di luce e gas. 

La prima riguarda un importante chiarimento sulla norma, voluta dal precedente Governo Draghi. Seguendo quanto deciso dal Consiglio di Stato la scorsa settimana, il Governo ha specificato, in un apposito articolo del decreto Milleproroghe, che tale norma “non si applica alle clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla scadenza delle stesse, nel rispetto dei termini di preavviso contrattualmente previsti e fermo restando il diritto di recesso della controparte”.


Facciamo alcuni esempi per chiarire la situazione:

una tariffa a prezzo bloccato fino al 31 marzo 2023 potrà registrare l’applicazione di un nuovo prezzo per l’energia a partire dal 1° aprile 2023; il prezzo sarà stabilito dal fornitore che potrebbe scegliere anche di passare da una tariffa a prezzo bloccato ad un sistema indicizzato; il cliente sarà libero di scegliere se accettare o meno la modifica; 

una tariffa a prezzo bloccato fino al 31 marzo 2024, a prescindere dal valore di tale prezzo, non potrà registrare l’applicazione di un nuovo prezzo almeno fino alla fine del periodo di blocco alle modifiche unilaterali previsto dalla normativa.


La seconda novità riguarda la proroga del blocco alle modifiche unilaterali per le bollette di luce e gas. Il chiarimento del Governo, infatti, si accompagna ad un’estensione del provvedimento. Il blocco era in scadenza ad aprile 2023. Con la nuova norma è stata stabilita una nuova data. Ora, infatti, il blocco alle modifiche unilaterali da parte dei fornitori è stato esteso fino al prossimo 30 giugno 2023, andando ad aggiungere ulteriori 2 mesi di protezione contro i rincari per gli utenti.


Questa scelta si accompagna a tutte le altre misure previste per contrastare l’emergenza energetica come il blocco degli oneri di sistema per luce e gas ed il taglio al 5% dell’IVA sul gas oltre che il potenziamento dei Bonus Luce e Gas, sia con l’innalzamento del tetto ISEE a 15 mila euro che con l’arrivo di un bonus integrativo che andrà ad incrementare l’importo effettivo dell’agevolazione che, ricordiamo, si traduce in uno sconto in bolletta. Queste misure sono valide fino alla fine del primo trimestre del 2023 (con il nuovo tetto ISEE dei bonus sociali valido fino a fine anno) e dovranno essere poi estese dal Governo successivamente.


Come tagliare i costi delle bollette da subito

La scelta di estendere il blocco alle modifiche unilaterali è sicuramente una misura importante per contrastare la crisi energetica. Per gli utenti, in ogni caso, c’è la possibilità di massimizzare da subito il risparmio in bolletta. Per raggiungere quest’obiettivo è necessario ridurre al minimo il costo dell’energia andando ad attivare le migliori tariffe luce e gas del Mercato Libero. Solo in questo modo, infatti, si potrà raggiungere l’obiettivo di minimizzare l’importo delle bollette, sia nel breve che nel lungo periodo.

lunedì 11 luglio 2022

L' ANDAMENTO DEI MERCATI ELETTRICO E GAS NEL III TRIMESTRE (LUG - SET) DEL 2022

 L'andamento dei mercati

Le incertezze legate agli sviluppi del conflitto russo-ucraino continuano ad alimentare le tensioni e la conseguente volatilità dei prezzi nei mercati delle materie prime energetiche (petrolio, carbone e gas naturale).

Per quanto riguarda il gas naturale, in particolare, in Europa permangono i rischi di scarsità di offerta. I timori di un blocco totale delle forniture russe verso l'Europa, come conseguenza della riduzione dei flussi del gasdotto Nord Stream 1 a metà giugno, hanno riportato i prezzi europei ben oltre i 100 €/MWh, con valori negli ultimi giorni di 130-140 €/MWh per le quotazioni spot e a termine. Complessivamente, i flussi di gas russo verso l'Europa, attraverso i tre principali gasdotti (Nord Stream, Yamal e via Ucraina), si sono ridotti di circa il 40% rispetto alla prima settimana del 2022 e del 70% rispetto ad un anno fa. Il calo delle forniture russe è stato in parte compensato dalle maggiori importazioni di GNL che, nei primi cinque mesi del 2022, sono aumentate del 55% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie ad una minore pressione della domanda asiatica e a prezzi europei più alti di quelli asiatici. Ciò ha contribuito al riempimento degli stoccaggi europei, con un livello che attualmente si attesta al 57% della capacità.

In questo contesto, seguendo il trend del prezzo del gas, il prezzo unico nazionale dell'energia elettrica (PUN) ha consuntivato, nel secondo trimestre dell'anno in corso, un valore medio pari a 249 €/MWh.

Le componenti della bolletta

Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l'energia elettrica il lieve aggiustamento, +0,4% sul prezzo finale della famiglia tipo è scomponibile in: +5,5% della voce energia PE, +0,6% legato alla voce di dispacciamento PD, -5,7% per la voce PPE di perequazione.
Rimasti invariati ancora a zero gli oneri generali di sistema. Invariate anche le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura).

Per il gas naturale, la stabilità del prezzo finale per la famiglia tipo è determinata dalla crescita della componente materia prima, basata sulle quotazioni a termine relative al prossimo trimestre, con un impatto del +16,2%, da un incremento di componenti legate alle tariffe di trasporto +3,5%, controbilanciati dall'intervento straordinario dell'Autorità di riduzione del -19,7% legata alla variazione della componente UG2.

Gli altri oneri generali, anche per il gas, sono annullati e l'IVA rimane al 5%, come nel precedente trimestre. Anche i clienti finali del mercato libero beneficeranno della riduzione della componente UG2.


fonte: ARERA.it

sabato 25 giugno 2022

Il governo ha prorogato il taglio di 30 centesimi sui carburanti

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, hanno firmato il decreto Interministeriale che proroga fino al 2 agosto le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti. Si estende così fino a tale data il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano.Non manca però lo scontento delle associazioni. Compreso il risparmio sull’Iva, per il consumatore lo sconto totale è di circa 30,5 centesimi al litro per benzina e diesel, mentre a 10,4 centesimi per il metano. «Un provvedimento del tutto deludente che non porterà a una riduzione dei listini dei carburanti alla pompa», ha affermato Assoutenti riportato dal Corriere della Sera. Inoltre, si parlava di una proroga fino a settembre: “Non si capisce perché il taglio delle accise debba valere solo fino al 2 agosto, considerato che nell’intero mese di agosto si concentrano le partenze degli italiani per le vacanze estive“, spiega il presidente Furio Truzzi.Per quanto riguarda la crisi energetica e l’aumento delle bollette, invece, il governo sta lavorando su un ulteriore “decreto aiuti” che dovrebbe prevedere uno stanziamento fino a 7 miliardi di euro.

mercoledì 22 giugno 2022

Crisi del gas, corsa al carbone. Terza proroga al taglia-bollette

Crisi del gas, corsa al carbone. Terza proroga al taglia-bollette. Oggi Cdm sui sostegni

Parte la corsa al carbone. E l'Italia dovrà fare di tutto per non restare indietro. Il governo ha chiesto a Enel e Eph, le società proprietarie delle quattro principali centrali ancora in funzione nella Penisola (altre due sono in Sardegna), di comprare tutto il carbone necessario per farle funzionare prima che in agosto scatti l'embargo alle importazioni dalla Russia. È questa una delle principali misure decise ieri dal Comitato per l'emergenza gas convocato dal ministro per la Transizione energetica Roberto Cingolani. Dopo oltre quattro ore di riunione, il Comitato ha deciso di non dichiarare lo stato di allerta. 

Oggi il ministro vedrà le società del settore e deciderà se confermare le indicazioni del comitato. Ma la decisione di lasciare inalterato il livello di attenzione è ormai presa. La domanda di gas è più alta che rispetto al passato in questa stagione, ma l'offerta ancora tiene. Il taglio del 50 per cento delle forniture dalla Russia è stato coperto dal raddoppio delle importazioni del gasdotto Transmed che attraverso l'approdo di Mazara del Vallo in Sicilia, porta in Italia il gas algerino. Più gas sta arrivando anche dall'Arzebaijan tramite il Tap e persino i rigassificatori hanno iniziato a viaggiare quasi a pieno regime. Anche il nodo del riempimento degli stoccaggi è stato per adesso risolto. Per raggiungere il target di giugno mancano all'appello ancora 800 milioni di metri cubi. Sarà Snam a comprarli. 

Il proprietario e gestore della rete di trasmissione si era già fatto carico di iniettare nelle riserve 700 milioni di metri cubi di metano pur non essendo un compito della società riempire gli stoccaggi. Adesso è stato deciso che immetterà tutta la quantità che ancora manca a centrare l'obiettivo di giugno. Questo in attesa che gli altri operatori del settore inizino a fare la loro parte. Per questo durante il Comitato, sarebbe stata prospettata la possibilità nelle prossime settimane di attivare una linea di credito garantita dallo Stato, probabilmente attraverso la Sace, per fornire alle imprese del settore la liquidità necessaria a comperare il gas da immettere nelle scorte. «Un anno fa», ha spiegato Cingolani, «un metro cubo di gas costava 20 centesimi, adesso costa un euro. Dobbiamo immagazzinare 10 miliardi di metri cubi: un anno fa ci volevano 2 miliardi di euro, ora ce ne vogliono 10. Siccome le linee di credito rimangono quelle», ha aggiunto, «per gli operatori è un rischio». 

Le ultime quotazioni registrate ieri al mercato olandese Ttf sono ancora più alte: 125 euro a megawattora, in crescita del 4% sul giorno precedente. Il ministro ha anche annunciato l'aumento, a breve, della produzione nazionale. Poi Mario Draghi e lo stesso Cingolani, continueranno a battersi in Europa per un tetto al prezzo del gas (battaglia condivisa da Confindustria), per sganciare il costo delle rinnovabili da quello del metano e per una nuova regolamentazione dei mercati. Intanto, come detto, si andrà a tutto carbone. Mandare al massimo le centrali ancora in funzione farà risparmiare 5 miliardi di metri cubi di metano. Ma per trovare il carbone necessario bisognerà battere la concorrenza di Germania e Austria, altri due Paesi che hanno deciso di tornare a bruciare il fossile come non mai per compensare la mancanza di gas. Una parentesi nelle politiche spinte di decarbonizzazione. Oggi intanto dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri il decreto con la proroga delle misure sulle bollette, con una proroga anche per il terzo trimestre del taglio dei prezzi di luce e gas, dal bonus sociale all'azzeramento degli oneri di sistema.

Fonte: Il Mattino, 

Leggi l'articolo completo
su Il Mattino

sabato 4 giugno 2022

ARERA: AGGIORNAMENTO PREZZI GAS E LUCE PER IL MESE DI GIUGNO 2022


...
RITENUTO NECESSARIO:
• per il mese di giugno 2022, aggiornare le condizioni economiche di fornitura, di 
cui all’articolo 22 del TIVG, prevedendo una riduzione, rispetto al valore in vigore 
nel mese di maggio 2022, di 1,739452 euro/GJ dell’elemento QEPROPMC, 
riduzione pari a 0,174067 euro/mc per le forniture di GPL con potere calorifico 
superiore di riferimento pari a 0,100070 GJ/mc (0,050240 GJ/kg)
DELIBERA
1. di fissare, per il periodo dall’1 al 30 giugno 2022, il valore dell’elemento 
QEPROPMC, di cui all’articolo 23, del TIVG, pari a 14,353695 euro/GJ che 
corrisponde a 1,436374 euro/mc per le forniture di GPL con potere calorifico 
superiore di riferimento pari a 0,100070 GJ/mc (0,050240 GJ/kg);

2. di pubblicare la presente deliberazione sul sito internet dell’Autorità. 


24 maggio 2022

Fonti:
 https://www.arera.it/allegati/docs/22/224-22.pdf


Per visualizzare il file originale, fai click qui

mercoledì 27 aprile 2022

PREVISIONI PER IL COSTO DELLE BOLLETTE LUCE E GAS NEL MESE DI MAGGIO

Il mese di maggio si avvicina ed è tempo di valutare quali saranno le prossime novità in arrivo per le bollette di luce e gas. 

Da diversi mesi, infatti, le famiglie italiane stanno facendo i conti con un fortissimo incremento dei prezzi dell'energia che si traduce in bollette molto più elevate rispetto allo scorso anno. I rincari sono stati e continuano ad essere particolarmente significativi per le forniture del mercato tutelato.

Con l’avvicinarsi del mese di maggio 2022, distante oramai pochi giorni, non ci saranno sostanziali novità per le famiglie. Chi è nel mercato tutelato continuerà a dover fare i conti con prezzi molto elevati per luce e gas. Le forniture già passate al mercato libero, invece, potrebbero registrare aggiornamenti tariffari (se a prezzo variabile) oppure continua a sfruttare l’attuale prezzo dell’energia (se si tratta di tariffe a prezzo bloccato).

Nel frattempo, a ridurre i costi delle bollette, ci pensa il recente Decreto Bollette. Il Decreto legge n. 17 del 1 Marzo 2022, approvato in via definitiva dalla Camera del Senato il 21 Aprile  sono stati approvati diversi emendamenti che si aggiungono al testo originale del decreto e che introducono nuove misure, come il contrasto alla povertà energetica e la semplificazione delle procedure per la costruzioni di impianti di energia rinnovabile. garantisce una serie di agevolazioni molto importanti per le famiglie che si traducono in un sostanziale taglio alle bollette per tutto il secondo trimestre (quindi fino al prossimo mese di giugno). 

Tipologia di fornitura

Cosa succede a maggio 20220

Fornitura in Tutela

confermati gli stessi prezzi di luce e gas di aprile 2022; il prossimo aggiornamento tariffario è previsto per il 1° luglio 2022

Fornitura nel Mercato Libero con tariffa “indicizzata ARERA”

confermati gli stessi prezzi di luce e gas di aprile 2022; il prossimo aggiornamento tariffario è previsto per il 1° luglio 2022

Fornitura nel Mercato Libero con tariffa “indicizzata non ARERA”

i prezzi si aggiorneranno a maggio 2022 seguendo l’andamento dell’indice di riferimento (di solito PUN per la luce e TTF/PSV per il gas naturale)

Fornitura nel Mercato Libero con tariffa a prezzo bloccato

i prezzi di luce e gas sono fissi fino alla fine del periodo promozionale (solitamente di 12 o 24 mesi dal momento dell’attivazione della tariffa)

 

iIn particolare, per le forniture in regime di Maggior Tutela, il mese di maggio sarà un mese di “transizione”. I prezzi del mercato tutelato, infatti, si aggiornano ogni tre mesi. L’ultimo aggiornamento è arrivato lo scorso 1° aprile. Di conseguenza, la prossima modifica delle condizioni tariffarie per le tariffe in tutela è programmata soltanto per il prossimo 1° luglio 2022. Nonostante il leggero calo registrato ad inizio aprile, le quotazioni di luce e gas continuano ad attestarsi su valori da record, dii conseguenza, per tutte le forniture attive nel mercato tutelato, anche a maggio si registreranno costi molto alti per luce e gas, nonostante gli interventi del Governo per tentare di contrastare l’emergenza in corso. I prezzi praticati da ARERA, l’autorità italiana per l’energia, per le forniture del mercato tutelato sono molto elevati e decisamente più svantaggiosi rispetto alle tariffe più convenienti del mercato libero che, invece, garantisce un notevole margine di risparmio.

Le forniture nel mercato libero, invece, da maggio 2022 potrebbero registrare alcune novità. Tutto dipende dal tipo di offerta attivata. Chi ha attivato un’offerta a prezzo bloccato, infatti, non registrerà alcuna modifica al prezzo della componente energia della bolletta fino alla fine del periodo promozionale. Queste tariffe, infatti, sono pensate per garantire una protezione contro i rincari del mercato energetico ai clienti ed in questo momento rappresentano uno scudo importante contro i prezzi alti. Quindi, i consumatori che hanno attivato una tariffa a prezzo bloccato prima dell’inizio vero della crisi (estate 2021) sono riusciti, per ora, ad evitare del tutto gli aumenti in bolletta in quanto il costo dell’energia è bloccato per via delle condizioni contrattuali mentre le altre voci di spesa sono state tenute sotto controllo dai provvedimenti del Governo. Fino a quanto sarà valido il periodo di prezzo bloccato, quindi, non ci sarà il rischio di pagare più del dovuto.

Per le forniture del mercato libero con tariffe indicizzate, invece, da maggio potrebbe esserci un aggiornamento dei prezzi di luce e gas. Tutto dipenderà dal tipo di tariffa attivata. Chi ha una tariffa “indicizzata ARERA” e, quindi, segue l’andamento del mercato tutelato (queste tariffe di solito garantiscono uno sconto fisso rispetto al prezzo ARERA) non registrerà aggiornamenti di prezzo fino al prossimo mese di luglio, quando è previsto il prossimo aggiornamento da parte di ARERA. Le tariffe “indicizzate non AREREA”, invece, sono destinate a registrare aggiornamenti in base all’indice di riferimento. Per le tariffe luce che rientrano in questa categoria, solitamente, si segue l’andamento del PUN – Prezzo Unico Nazionale, con aggiornamento mensile.

Per quanto riguarda il gas naturale, invece, si segue l’indice TTF o l’indice PSV. Per maggiori dettagli, è consigliabile verificare l’indice di riferimento dando un’occhiata alla bolletta o contattando il Servizio Clienti del proprio fornitore.

Quindi è chiaro che nonostante la “pausa” negli aggiornamenti dei prezzi della luce, a meno che non si abbia una tariffa INDICIZZATA NON ARERA,ovvero che segue il PUN, è sempre bene tenere sotto controllo le variazioni dei prezzi e cercare sempre il gestore che ofre una tariffa più bassa perpotere mantenere il più basso possibile, il costo delle bollette.


Nel caso in cui non si è in grado di districarsi fra le varie voci della blletta della luce e del gas, o capire bene quale sia l’offerta migliore per le proprie esigenze, potete contattarci per avere una consulenza gratuita e senza impegno. 


PER CONTATTARCI POTETE COMPILARE IL FORM AL LATO INSERENDO, IL VOSTRO NOME, LA VOSTRA E MAIL E LA VOSTRA RICHIESTA. 

domenica 24 aprile 2022

BONUS BOLLETTE ANCHE NEL SECONDO TRIMESTRE

Il Parlamento ha dato il via libera al 'decreto Bollette' che conferma anche per il secondo trimestre aiuti per famiglie e imprese per il caro-energia. 
Il provvedimento stanzia 5,5 miliardi dedicati ai rincari del gas che condiziona anche i costi della luce e prevede: 
l'azzeramento degli oneri di sistema 
la riduzione dell'Iva 5% sulle bollette del gas.
Potenziato con 500 milioni di euro il bonus sociale per le utenze dedicato alle famiglie a basso reddito; il tetto Isee è stato aumentato a 12 mila euro.
 Gli importi del bonus elettrico sono calcolati in base ai componenti del nucleo familiare:165,6 euro fino a due componenti; 200,7 euro per 3-4 persone; 235,8 euro se la famiglia è più numerosa. Il bonus sul gas varia, oltre che dal numero di componenti anche in base all’uso della fornitura (solo acqua calda sanitaria e/o cottura cibi, riscaldamento o entrambi) e dalla zona climatica in cui si abita. Al momento l'importo dello sconto parte da un minimo di 62,1 euro fino a un massimo di 816,3 euro per le famiglie con più di 4 componenti che usano gas anche per il riscaldamento nelle aree più fredde

martedì 12 aprile 2022

Come contrastare i continui aumenti delle bollette di luce e gas.

I continui rincari delle bollette di luce e gas, dovuti alle vicende politico - economiche del nostro paese e dell'Europa, come la guerra scoppiata in Ucraina nel mese di Febbraio, hanno costretto la  popolazione a pagare bollette esorbitanti. Nonostante gli sforzi dello Stato, con l'approvazione e la distribuzione di bonus e di riduzione delle accise del carburante, resta alto il costo della luce e del gas.

Le decisioni dell'Europa di sanzionare la Russia per l'invasione dell'Ucraina, ha costretto il governo russo a chiudere i rubinetti per la fornitura del Gas verso l'Europa stessa e in particolare verso la Germania e l'Italia: il 95% del fabbisogno italiano del GNL proveniva proprio dalla Russia. Essendo le scorte di gas molto limitate, questo ha inciso sull'aumento del prezzo del Gas e della Luce. Allo stato attuale il gas è a circa 90c€ /Smc e la luce, nell'aggiornamento del mese di marzo ha portato il PUN a 0,306 €/Kwh, ben 5 volte più caro del costo della luce di marzo 2021,

Nonostante il governo Draghi si stia muovendo per distaccarsi il più possibile dalla Russia come fornitura del GNL, e mettendo in atto dei provvedimenti per cercare di contenere il continuo aumento delle bollette dei servizi e del costo del carburante, la situazione resta comunque critica.

Quale il rimedio per ridurre i costi delle bollette?

Posto che passare al mercato libero resta in assoluto la migliore soluzione per risparmiare, dalle analisi effettuate confrontando le tipologie di tariffe, al fine di comprendere quale sia la più conveniente, diversi brokers online (omettiamo i nomi per evitare di fare pubblicità) sono concordi con il fatto che il passaggio al mercato libero conferma un risparmio che si potrà ottenere attivando una delle offerte del mercato libero, il quale oscilla dal 12,7% al 24,2% rispetto al prezzo fissato nel mercato tutelato. 
Resta comunque il fatto di dovere scegliere se attivare una offerta a prezzo variabile o una a prezzo fisso.

Quale tipo di offerta bisogna scegliere?

Con un mercato energetico quanto mai instabile e soggetto a continue oscillazioni, è importante scegliere le tariffe luce e gas più convenienti. Nella scelta è necessario valutare tra tariffe a prezzo bloccato , che proteggono da eventuali rincari futuri - ma che rischiano di diventare meno convenienti se nei prossimi mesi i prezzi dovessero scendere - e tariffe a prezzo variabile (in base all’andamento del mercato all’ingrosso), che potrebbero comportare costi extra in caso di ulteriori rincari delle quotazioni delle materie prime.

Lo studio si è concentrato su 3 profili di consumo differenti. Nello specifico, mantenendo costante la potenza impegnata di 3KW, come oggetto della statistica sono state prese in considerazione
  •  single  con un fabbisogno annuo di 1400 kWh,
  •  coppie che consumano mediamente  2400 Kwh all’anno 
  •  una famiglia con due figli con fabbisogno annuale di 3400 kWh

Dall'analisi si è notato che i single riusciranno a risparmiare il 24% circa scegliendo di sottoscrivere un’offerta multioraria a prezzo variabile. Avranno invece modo risparmiare fino al 17% attivando una tariffa monoraria a prezzo variabile, mentre con la scelta di una promozione a prezzo fisso, potranno risparmiare il 13%, per la tariffa monoraria, e il 12% per quella multioraria.

Per quanto riguarda le coppie, il risparmio maggiore - pari al 20% - si potrà ottenere in caso di sottoscrizione di un’offerta a prezzo variabile, che potrà essere sia monoraria, sia multioraria. Sarà possibile risparmiare rispetto al mercato tutelato anche con una promozione a prezzo fisso, con la quale la riduzione dei costi sarà pari al 15% per la tariffa monoraria e al 13% per quella multioraria. 

La convenienza delle offerte con prezzo variabile, quindi che seguono l’andamento del mercato, si conferma anche nel caso delle promozioni del mercato libero attivate da una famiglia di 4 persone, la quale potrà risparmiare fino al 22% scegliendo un’offerta a prezzo variabile, a prescindere dalla tipologia di tariffa oraria e dall’eventuale presenza di fasce. Le offerte a prezzo bloccato di tipo monorario permetteranno alla famiglia analizzata di risparmiare il 16%, mentre la convenienza sarà ancor più ridotta con le offerte a prezzo fisso multiorarie, per le quali il risparmio scende al 14%.

Dal risultato delle analisi condotte risulterebbe essere più conveniente la scelta di una tariffa a prezzo variabile, anche se alla fine la scelta deve essere effettuata singolarmente, ovvero sulla base dello stile di vita dell'individuo o della singola famiglia. potrebbe essere più conveniente aderire a una tariffa a prezzo fisso piuttosto che a una a prezzo variabile.




Per saperne di più sulla tariffa più idonea alle tue esigenze, leggi anche

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sabato 26 marzo 2022

ACCORDO USA - EU PER LA FORNITURA DI GAS NATURALE

A seguito dell'invasione  Russa in Ucraina, il costo del Gas Naturale liquido, è salito a prezzi mai isto prima facendo alzare anche il costo dell'energia elettrica fino a €295/Mwh. Infatti dal gas russo dipende anche la produzione di energia elettrica,visto che in Europa, la maggior parte delle centrali elettriche è alimentata proprio con Gnl..

Fino ad ora il principale fornitore di Gnl (gas naturale liquido) è stata la Russia, ma con l'imposizione delle sanzioni economiche da parte dell'Europa, a seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina, e a seguito della notizia che Putin richiede il pagamento del gas  esclusivamente in Rubli, il 24 marzo, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in una dichiarazione congiunta con il presidente della Commissione europea Con der Leyen, è stato stilato un accordo per la creazione di una nuova rete di approvvigionamento del Gnl dagli USA per un quantitativo di 50 milioni di metri cubi l'anno entro il 2030.

Questa notizia è stata immediatamente accolta in modo molto favorevole dai mercati finanziari che hanno visto scendere il costo del gas di poco sopra i 100€ al barile.

Questa notizia su traduce, ad Aprile, in un abbassamento di qualche punto percentuale sul costo dell'energia elettrica, così come hanno fatto trapelare i tecnici di ARERA, l'autorità per l'energia, ma di fatto non si tratta di una netta inversione di tendenza nel mercato finanziario.

Sicuramente gioverà a tutti coloro che vorranno cambiare fornitore di luce e gas o chi vorrà passare la mercato libero, approfittando di tariffe bloccate più basse rispetto a quelle del mercato a maggior tutela.


fonte: il sole 24 ore 

Per saperne di più su quale tariffa scegliere, leggi anche

Come scegliere la tariffa migliore




giovedì 24 marzo 2022

ADDIO AL CANONE RAI SULLA BOLLETTA DELLA LUCE

Il canone Rai è l’imposta che grava sulle persone che sono in possesso di un televisore o qualsiasi altro dispositivo che contiene un sintonizzatore al suo interno. E’ una sorta di tassa mascherata in quanto il cittadino paga il tributo in cambio dei servizi delle emittenti tv e radio della Rai.

Il 2022 sarà l’ultimo anno del pagamento in bolletta del canone Rai. Infatti, per effetto di un intervento della Commissione europea, l’imposta non può essere più allegata alla bolletta dell’energia elettrica. La Commissione ha ricordato all’Italia che questo metodo contrasta con gli accordi europei sulla concorrenza.

Infatti, l’inserimento del canone è un onere improprio in bolletta in quanto è un costo che non ha alcun collegamento con l’oggetto della bolletta, ossia l’energia elettrica. Essendo gli oneri impropri vietati per accordi firmati anche dall’Italia, dal 2023 non ci sarà più il canone Rai nella bolletta della luce.

martedì 15 marzo 2022

I COSTI NASCOSTI NELLA BOLLETTA

Spesso, quando ci viene consegnata la busta contenente la fattura della luce o del gas, la prima cosa che andiamo a vedere è l'importo da pagare.
Ma quanti di noi vanno a cercare di capire le voci di spesa che sono stampate nel riquadro riassuntivo? 

Davvero molto pochi!

Forse sarebbe meglio cominciare a capire un po' di più sulle bollette che paghiamo, soprattutto adesso che si prospetta fra non molto il passaggio obbligato al mercato libero.

Per prima cosa andiamo a capire quali sono e a cosa si riferiscono le singole voci della bolletta.
ARERA (l'Autorità di Regolazione per Energia  Reti e Ambiente) mette sul suo sito una spiegazione delle voci nelle fatture per il mercato a maggior tutela, che, per migliorare la lettura vi riporto anche qui di seguito.

La bolletta indica in modo sintetico gli importi da pagare per le diverse voci di spesa.

Le voci di spesa indicate su tutte le bollette nel riepilogo sono:

      • Spesa per la materia energia
      • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore
      • Spesa per oneri di sistema
      • Imposte.

In casi particolari possono essere presenti anche altre voci di spesa: RicalcoliAltre partiteBonus sociale. Nelle bollette in cui viene addebitata una quota del canone di abbonamento TV è presente anche la voce di spesa Canone di abbonamento alla televisione per uso privato.

I clienti interessati possono sempre chiedere all’impresa, con le modalità stabilite dall’impresa stessa, di ricevere, insieme alla bolletta, gli elementi di dettaglio, cioè un documento aggiuntivo che riporta, per ogni voce di spesa della bolletta sintetica, i prezzi unitari, le quantità fatturate e i relativi importi da pagare.


    SPESA PER LA MATERIA ENERGIA

    Questa è la spesa relativa al costo 

  • dell'effettivo consumo di energia derivante dalla lettura del contatore, che ormai viene fatto in modo del tutto automatico con i nuovi contatori elettronici, 
  • dei costi derivanti perdite di energia (dispersione elettrica)  
  • del contributo di commercializzazione. Voce molto importante da valutare in quanto, soprattutto nel mercato libero, è il guadagno reale del gestore al quale abbiamo chiesto tramite la sottoscrizione del contratto , di fornirci la corrente elettrica. In verità i gestori non forniscono la corrente elettrica, ma gestiscono i clienti solo amministrativamente. La corrente elettrica viene gestita dal distributore locale, che per la maggior parte dell'Italia si chiama e-distribuzione, la stessa azienda che ci viene a montare i contatori, per intenderci. 
Tornando al cotributo di commercializzazione, spesso, chi ci propone il passaggio al mercato libero o il cambio di gestore, omette volutamente, ma è un costo di cui bisogna assolutamente tenerne conto per valutare l'effettivo risparmio che ci viene proposto: capita spesso che ci vengono proposte delle tariffe davvero molto basse, ma che sono controbilanciate da un importo elevato di Contributo di Commercializzazione, che spesso arriva anche ad annullare il risparmio che ci viene prospettato e che poi, con nostra grande sorpresa e rabbia , ci ritroviamo a pagare una bolletta più esosa rispetto al vecchio gestore.


 SPESA PER IL  TRASPORTO E LA GESTIONE DEL CONTATORE

Questa voce riguarda il gestore della rete elettrica nazionale TERNA e la gestione del contatore da parte di E_DISTRIBUZIONE: mentre la prima parte, ovvero quella parte di costi che chiede TERNA è direttamente proporzionale al consumo di energia elettrica misurato dal contatore, la parte economica riguardante il contatore è fissa e dipende solo dai KW richiesti in fase di contratto, che generalmente, per uso abitativo sono 3KW.


 ONERI DI SISTEMA

Sono tutta una serie di contributi che lo Stato ci chiede per bilanciare tutta una serie di spese che lo Stato stesso anticipa, come ad esempio le zone colpite da calamità naturali quali terremoti, e altre spese di carattere sociale.

Durante la pandemia del COVID-19 questa voce è stata sospesa, ma presto tornerà a pesare nuovamente sulle nostre tasche.

IMPOSTE

Sono IVA calcolata al 10% e le accise, impsta regionale, pagate in misura di €0,00022 per ogni KwH consumato.


Dopo questo lungo escursus sulle voci in fattura dell'energia elettrica, è importante dire che, l'unica voce di spesa sulla quale il mercato libero entra in gioco è solo la Spesa per la materia energia, contenente il costo al KwH determinato dalla tariffa applicata dal gestore per i Kw consumati e dal Contributo di Commercializzazione.





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lunedì 14 marzo 2022

COME SCEGLIERE L'OFFERTA MIGLIORE

Salve a tutti, e ben tornati nel blog delle notizie utili per sopravvivere nel mercato dei servizi: elettrico , gas e telefonia.

Nel blog precedente, abbiamo visto come il mercato libero dell'energia e del gas potrebbe essere più vantaggioso rispetto al mercato a maggior tutela, soprattutto in un periodo di crisi energetica dove si registra un aumento spropositato dei costi.

Oggi si contano più di duemila gestori nel mercato libero, piccole aziende o grandi e storiche società si fanno concorrenza offrendo le proprie tariffe ogni giorno bombardandoci con pubblicità o tramite telefonate di promotori che offrono il proprio sevizio, facendolo sembrare che sia realmente il più conveniente del momento, facendo dei confronti, più o meno approssimativi, con i quali riescono a offrire anche dei risparmi che sembrano essere  davvero molto più  basse rispetto a quelle che stiamo attualmente pagando. 

Tutto ciò potrebbe essere anche vero, ma allora qual'è il gestore che ci offre la migliore offerta?

Così come promotori, che sponsorizzano le tariffe del gestore per il quale offrono il loro servizio al telefono, o al banco nei centri commerciali, o tramite il porta a porta,  non conoscono le offerte della concorrenza, anche noi ignoriamo quale sia l'offerta migliore per potere ottenere il miglior risparmio. Ed è proprio questa la leva sulla quale i promotori spingono per per convincerci a sottoscrivere il passaggio al mercato libero con la loro offerta. Sembrerebbe un terno al lotto allora individuare quale sia il gestore più conveniente.

Intanto vorrei sfatare un mito: non esiste in assoluto la migliore offerta, ma l'offerta deve essere cucita su misura del proprio utilizzo della corrente elettrica; ognuno di noi, utilizza la corrente elettrica e il gas in modo diverso da un altro, c'è chi la usa principalmente la sera e c'è chi la utilizza indistintamente di giorno che di notte. Questo implica che una stessa tariffa nn può andare bene per entrambi i casi, per cui chi promuove sempre una sola tariffa di un solo gestore facendo il porta a porta o per telefono, farà sottoscrivere il cliente la corretta tariffa solo per il 5%, mentre per gli altri utenti la tariffa potrebbe essere poco vantaggiosa o addirittura per nulla.

Ma allora come facciamo a sapere se una tariffa è quella migliore per il proprio consumo?

Intanto, bisogna sapere che 

  • è possibile cambiare il proprio gestore di servizi in qualsiasi momento, senza costi di attivazione nè di chiusura di fornitura;
  • il passaggio ad altro gestore avviene dopo 20 gironi dalla richiesta di attivazione del contratto e precisamente il primo del mese successivo allo scadere dei 20 giorni.
Quindi, quello che consiglio è verificare almeno una fattura del gestore con il quale si è sottoscritto un contratto di fornitura di servizi (luce, gas, o entrambi) e fare un paragone con quella del vecchio gestore, quindi, a meno che non il vecchio gestore non è un servizio a maggior tutela (SERVIZIO ELETTRICO NAZIONALE nel caso della luce), allora posso anche tornare liberamente al mio vecchio gestore, approfittando delle promozioni in corso con il vecchi gestore, oppure cercare un altro gestore più conveniente.

Le tariffe che vengono offerte dai gestori sono tutte molto simili fra loro, cambiano a volte di pochi millesimi di euro, quindi come faccio a capire quale dei due è migliore?

Per capire ciò dovremmo andare ad analizzare tutte le voci in fattura. Sarà mia cura parlarvene in un altro blog.

Se questo blog lo hai trovato interessante, lascia pure un commento.



  

sabato 12 marzo 2022

RIPRESA ATTIVITA' SULL'EVOLUZIONE DEL MERCATO DEI SERVIZI

Salve a tutti,

dopo un lungo periodo di assenza, ritorno a scrivere in merito ai servizi energetici ed in particolare sulla loro evoluzione, anche per il fatto che, dall'inizio del 2022 la situazione è nettamente peggiorata per i nuovi assetti geopolitici che non si sono ancora conclusi. 

I costi di luce e gas aumentano

In particolare, nel 2020 la chiusura dei rapporti con la Libia e l'approvvigionamento di petrolio e gas metano dalla Russia, ha generato alla fine del 2021, un incremento dei costi di luce e gas più del 50%, costi che si sono monetizzati nelle bollette da pagare da parte di tutti gli italiani. Inoltre, in questi giorni, l'invasione della Russia ai danni dell'Ucraina, con le sanzioni economiche emanate dall'Unione Europea, sta giornalmente facendo lievitare il prezzo del petrolio, con conseguente aumento dei prodotti derivati da questo, ovvero carburanti per autotrazione, gas propano (gas di città) e per la produzione di energia elettrica fino a bollette davvero insostenibili. 

Mentre il processo di liberalizzazione del mercato energetico (LUCE e GAS) sta andando avanti a colpi di promozioni e tariffe applicate sempre più basse rispetto a quelle applicate dal mercato a maggior tutela (SERVIZIO ELETTRICO NAZIONALE), da quando è scoppiato il conflitto fra Russia e Ucraina, si è notato un cambiamento sulle offerte delle aziende del mercato libero, che prediligono adesso offrire ai consumatori tariffe variabili che seguono l'andamento dei prezzi del mercato azionario dell'energia, basandosi dunque sul PUN (Prezzo Unico Nazionale).

Cosa dobbiamo allora appettarci da questa situazione? 
Si tratta semplicemente di avere un mercato energetico senza concorrenza e quindi con tariffe livellate?

Bene, intanto, per quanto riguarda la politica del ministero, la chiusura del servizio a maggior tutela per le piccole aziende avvenuto già a giugno del 2021, e l'annunciata chiusura dello stesso per i Residenziali previsto per il 31 gennaio 2024 (fonti da ARERA.IT), ci porterà comunque a dovere scegliere entro la fine del 2023 a quale gestore di servizi energetici ci si vuole appoggiare.
Sicuramente il livellamento delle tariffe da parte dei gestori del mercato libero sarà una soluzione momentanea, dovuta proprio alla volatilità dei prezzi di mercato delle materie prime, e quindi si ritornerà ad avere una concorrenza in questo settore che gioverà alle tasche degli italiani.

Ma cosa fare proprio in questo periodo di crisi energetica?

Dato che il passaggio dei servizi di luce e gas al mercato libero può essere ancora di giovamento aderendo alle offerte a tariffa bloccata per un periodo che va da 12 a 24 mesi, a secondo del gestore che si sceglie, senza vincoli e senza costi di attivazione e disattivazione dei contratti di fornitura, sarebbe proprio opportuno rivolgere un attimo lo sguardo alle compagnie del mercato libero per trovare la soluzione migliore per contenere le spese per usufruire della luce e del gas.
La tariffa fissa, infatti consente di bloccare la tariffa della luce o del gas a quella del momento in cui si stipula il contratto e non verrà cambiata nell'arco del periodo di promozione, nonostante il PUN continui a salire. Invece, e la situazione energetica dovesse rientrare dalla crisi e il prezzo del PUN dovesse scendere, si può sempre trovare un altro gestore con tariffa più bassa di quella di cui si sta usufruendo, continuando a risparmiare.