Salve a tutti,
dopo un lungo periodo di assenza, ritorno a scrivere in merito ai
servizi energetici ed in particolare sulla loro evoluzione, anche per il fatto
che, dall'inizio del 2022 la situazione è nettamente peggiorata per i nuovi
assetti geopolitici che non si sono ancora conclusi.
I costi di luce e gas aumentano
In particolare, nel 2020 la
chiusura dei rapporti con la Libia e l'approvvigionamento di petrolio e gas
metano dalla Russia, ha generato alla fine del 2021, un incremento dei costi di
luce e gas più del 50%, costi che si sono monetizzati nelle bollette da pagare
da parte di tutti gli italiani. Inoltre, in questi giorni, l'invasione della
Russia ai danni dell'Ucraina, con le sanzioni economiche emanate dall'Unione
Europea, sta giornalmente facendo lievitare il prezzo del petrolio, con
conseguente aumento dei prodotti derivati da questo, ovvero carburanti per
autotrazione, gas propano (gas di città) e per la produzione di energia
elettrica fino a bollette davvero insostenibili.
Mentre il processo di
liberalizzazione del mercato energetico (LUCE e GAS) sta andando avanti a colpi
di promozioni e tariffe applicate sempre più basse rispetto a quelle applicate
dal mercato a maggior tutela (SERVIZIO ELETTRICO NAZIONALE), da quando è
scoppiato il conflitto fra Russia e Ucraina, si è notato un cambiamento sulle
offerte delle aziende del mercato libero, che prediligono adesso offrire ai
consumatori tariffe variabili che seguono l'andamento dei prezzi del mercato
azionario dell'energia, basandosi dunque sul PUN (Prezzo Unico Nazionale).
Cosa dobbiamo allora appettarci da questa situazione?
Si tratta semplicemente di avere un mercato energetico senza concorrenza e quindi con tariffe livellate?
Bene, intanto, per quanto riguarda la politica del ministero, la chiusura del servizio a maggior tutela per le piccole aziende avvenuto già a giugno del 2021, e l'annunciata chiusura dello stesso per i Residenziali previsto per il 31 gennaio 2024 (fonti da ARERA.IT), ci porterà comunque a dovere scegliere entro la fine del 2023 a quale gestore di servizi energetici ci si vuole appoggiare.
Sicuramente il livellamento delle tariffe da parte dei gestori del mercato libero sarà una soluzione momentanea, dovuta proprio alla volatilità dei prezzi di mercato delle materie prime, e quindi si ritornerà ad avere una concorrenza in questo settore che gioverà alle tasche degli italiani.
Ma cosa fare proprio in questo periodo di crisi energetica?
Dato che il passaggio dei servizi di luce e gas al mercato libero può essere ancora di giovamento aderendo alle offerte a tariffa bloccata per un periodo che va da 12 a 24 mesi, a secondo del gestore che si sceglie, senza vincoli e senza costi di attivazione e disattivazione dei contratti di fornitura, sarebbe proprio opportuno rivolgere un attimo lo sguardo alle compagnie del mercato libero per trovare la soluzione migliore per contenere le spese per usufruire della luce e del gas.
La tariffa fissa, infatti consente di bloccare la tariffa della luce o del gas a quella del momento in cui si stipula il contratto e non verrà cambiata nell'arco del periodo di promozione, nonostante il PUN continui a salire. Invece, e la situazione energetica dovesse rientrare dalla crisi e il prezzo del PUN dovesse scendere, si può sempre trovare un altro gestore con tariffa più bassa di quella di cui si sta usufruendo, continuando a risparmiare.