sabato 26 marzo 2022

ACCORDO USA - EU PER LA FORNITURA DI GAS NATURALE

A seguito dell'invasione  Russa in Ucraina, il costo del Gas Naturale liquido, è salito a prezzi mai isto prima facendo alzare anche il costo dell'energia elettrica fino a €295/Mwh. Infatti dal gas russo dipende anche la produzione di energia elettrica,visto che in Europa, la maggior parte delle centrali elettriche è alimentata proprio con Gnl..

Fino ad ora il principale fornitore di Gnl (gas naturale liquido) è stata la Russia, ma con l'imposizione delle sanzioni economiche da parte dell'Europa, a seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina, e a seguito della notizia che Putin richiede il pagamento del gas  esclusivamente in Rubli, il 24 marzo, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in una dichiarazione congiunta con il presidente della Commissione europea Con der Leyen, è stato stilato un accordo per la creazione di una nuova rete di approvvigionamento del Gnl dagli USA per un quantitativo di 50 milioni di metri cubi l'anno entro il 2030.

Questa notizia è stata immediatamente accolta in modo molto favorevole dai mercati finanziari che hanno visto scendere il costo del gas di poco sopra i 100€ al barile.

Questa notizia su traduce, ad Aprile, in un abbassamento di qualche punto percentuale sul costo dell'energia elettrica, così come hanno fatto trapelare i tecnici di ARERA, l'autorità per l'energia, ma di fatto non si tratta di una netta inversione di tendenza nel mercato finanziario.

Sicuramente gioverà a tutti coloro che vorranno cambiare fornitore di luce e gas o chi vorrà passare la mercato libero, approfittando di tariffe bloccate più basse rispetto a quelle del mercato a maggior tutela.


fonte: il sole 24 ore 

Per saperne di più su quale tariffa scegliere, leggi anche

Come scegliere la tariffa migliore




giovedì 24 marzo 2022

ADDIO AL CANONE RAI SULLA BOLLETTA DELLA LUCE

Il canone Rai è l’imposta che grava sulle persone che sono in possesso di un televisore o qualsiasi altro dispositivo che contiene un sintonizzatore al suo interno. E’ una sorta di tassa mascherata in quanto il cittadino paga il tributo in cambio dei servizi delle emittenti tv e radio della Rai.

Il 2022 sarà l’ultimo anno del pagamento in bolletta del canone Rai. Infatti, per effetto di un intervento della Commissione europea, l’imposta non può essere più allegata alla bolletta dell’energia elettrica. La Commissione ha ricordato all’Italia che questo metodo contrasta con gli accordi europei sulla concorrenza.

Infatti, l’inserimento del canone è un onere improprio in bolletta in quanto è un costo che non ha alcun collegamento con l’oggetto della bolletta, ossia l’energia elettrica. Essendo gli oneri impropri vietati per accordi firmati anche dall’Italia, dal 2023 non ci sarà più il canone Rai nella bolletta della luce.

martedì 15 marzo 2022

I COSTI NASCOSTI NELLA BOLLETTA

Spesso, quando ci viene consegnata la busta contenente la fattura della luce o del gas, la prima cosa che andiamo a vedere è l'importo da pagare.
Ma quanti di noi vanno a cercare di capire le voci di spesa che sono stampate nel riquadro riassuntivo? 

Davvero molto pochi!

Forse sarebbe meglio cominciare a capire un po' di più sulle bollette che paghiamo, soprattutto adesso che si prospetta fra non molto il passaggio obbligato al mercato libero.

Per prima cosa andiamo a capire quali sono e a cosa si riferiscono le singole voci della bolletta.
ARERA (l'Autorità di Regolazione per Energia  Reti e Ambiente) mette sul suo sito una spiegazione delle voci nelle fatture per il mercato a maggior tutela, che, per migliorare la lettura vi riporto anche qui di seguito.

La bolletta indica in modo sintetico gli importi da pagare per le diverse voci di spesa.

Le voci di spesa indicate su tutte le bollette nel riepilogo sono:

      • Spesa per la materia energia
      • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore
      • Spesa per oneri di sistema
      • Imposte.

In casi particolari possono essere presenti anche altre voci di spesa: RicalcoliAltre partiteBonus sociale. Nelle bollette in cui viene addebitata una quota del canone di abbonamento TV è presente anche la voce di spesa Canone di abbonamento alla televisione per uso privato.

I clienti interessati possono sempre chiedere all’impresa, con le modalità stabilite dall’impresa stessa, di ricevere, insieme alla bolletta, gli elementi di dettaglio, cioè un documento aggiuntivo che riporta, per ogni voce di spesa della bolletta sintetica, i prezzi unitari, le quantità fatturate e i relativi importi da pagare.


    SPESA PER LA MATERIA ENERGIA

    Questa è la spesa relativa al costo 

  • dell'effettivo consumo di energia derivante dalla lettura del contatore, che ormai viene fatto in modo del tutto automatico con i nuovi contatori elettronici, 
  • dei costi derivanti perdite di energia (dispersione elettrica)  
  • del contributo di commercializzazione. Voce molto importante da valutare in quanto, soprattutto nel mercato libero, è il guadagno reale del gestore al quale abbiamo chiesto tramite la sottoscrizione del contratto , di fornirci la corrente elettrica. In verità i gestori non forniscono la corrente elettrica, ma gestiscono i clienti solo amministrativamente. La corrente elettrica viene gestita dal distributore locale, che per la maggior parte dell'Italia si chiama e-distribuzione, la stessa azienda che ci viene a montare i contatori, per intenderci. 
Tornando al cotributo di commercializzazione, spesso, chi ci propone il passaggio al mercato libero o il cambio di gestore, omette volutamente, ma è un costo di cui bisogna assolutamente tenerne conto per valutare l'effettivo risparmio che ci viene proposto: capita spesso che ci vengono proposte delle tariffe davvero molto basse, ma che sono controbilanciate da un importo elevato di Contributo di Commercializzazione, che spesso arriva anche ad annullare il risparmio che ci viene prospettato e che poi, con nostra grande sorpresa e rabbia , ci ritroviamo a pagare una bolletta più esosa rispetto al vecchio gestore.


 SPESA PER IL  TRASPORTO E LA GESTIONE DEL CONTATORE

Questa voce riguarda il gestore della rete elettrica nazionale TERNA e la gestione del contatore da parte di E_DISTRIBUZIONE: mentre la prima parte, ovvero quella parte di costi che chiede TERNA è direttamente proporzionale al consumo di energia elettrica misurato dal contatore, la parte economica riguardante il contatore è fissa e dipende solo dai KW richiesti in fase di contratto, che generalmente, per uso abitativo sono 3KW.


 ONERI DI SISTEMA

Sono tutta una serie di contributi che lo Stato ci chiede per bilanciare tutta una serie di spese che lo Stato stesso anticipa, come ad esempio le zone colpite da calamità naturali quali terremoti, e altre spese di carattere sociale.

Durante la pandemia del COVID-19 questa voce è stata sospesa, ma presto tornerà a pesare nuovamente sulle nostre tasche.

IMPOSTE

Sono IVA calcolata al 10% e le accise, impsta regionale, pagate in misura di €0,00022 per ogni KwH consumato.


Dopo questo lungo escursus sulle voci in fattura dell'energia elettrica, è importante dire che, l'unica voce di spesa sulla quale il mercato libero entra in gioco è solo la Spesa per la materia energia, contenente il costo al KwH determinato dalla tariffa applicata dal gestore per i Kw consumati e dal Contributo di Commercializzazione.





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lunedì 14 marzo 2022

COME SCEGLIERE L'OFFERTA MIGLIORE

Salve a tutti, e ben tornati nel blog delle notizie utili per sopravvivere nel mercato dei servizi: elettrico , gas e telefonia.

Nel blog precedente, abbiamo visto come il mercato libero dell'energia e del gas potrebbe essere più vantaggioso rispetto al mercato a maggior tutela, soprattutto in un periodo di crisi energetica dove si registra un aumento spropositato dei costi.

Oggi si contano più di duemila gestori nel mercato libero, piccole aziende o grandi e storiche società si fanno concorrenza offrendo le proprie tariffe ogni giorno bombardandoci con pubblicità o tramite telefonate di promotori che offrono il proprio sevizio, facendolo sembrare che sia realmente il più conveniente del momento, facendo dei confronti, più o meno approssimativi, con i quali riescono a offrire anche dei risparmi che sembrano essere  davvero molto più  basse rispetto a quelle che stiamo attualmente pagando. 

Tutto ciò potrebbe essere anche vero, ma allora qual'è il gestore che ci offre la migliore offerta?

Così come promotori, che sponsorizzano le tariffe del gestore per il quale offrono il loro servizio al telefono, o al banco nei centri commerciali, o tramite il porta a porta,  non conoscono le offerte della concorrenza, anche noi ignoriamo quale sia l'offerta migliore per potere ottenere il miglior risparmio. Ed è proprio questa la leva sulla quale i promotori spingono per per convincerci a sottoscrivere il passaggio al mercato libero con la loro offerta. Sembrerebbe un terno al lotto allora individuare quale sia il gestore più conveniente.

Intanto vorrei sfatare un mito: non esiste in assoluto la migliore offerta, ma l'offerta deve essere cucita su misura del proprio utilizzo della corrente elettrica; ognuno di noi, utilizza la corrente elettrica e il gas in modo diverso da un altro, c'è chi la usa principalmente la sera e c'è chi la utilizza indistintamente di giorno che di notte. Questo implica che una stessa tariffa nn può andare bene per entrambi i casi, per cui chi promuove sempre una sola tariffa di un solo gestore facendo il porta a porta o per telefono, farà sottoscrivere il cliente la corretta tariffa solo per il 5%, mentre per gli altri utenti la tariffa potrebbe essere poco vantaggiosa o addirittura per nulla.

Ma allora come facciamo a sapere se una tariffa è quella migliore per il proprio consumo?

Intanto, bisogna sapere che 

  • è possibile cambiare il proprio gestore di servizi in qualsiasi momento, senza costi di attivazione nè di chiusura di fornitura;
  • il passaggio ad altro gestore avviene dopo 20 gironi dalla richiesta di attivazione del contratto e precisamente il primo del mese successivo allo scadere dei 20 giorni.
Quindi, quello che consiglio è verificare almeno una fattura del gestore con il quale si è sottoscritto un contratto di fornitura di servizi (luce, gas, o entrambi) e fare un paragone con quella del vecchio gestore, quindi, a meno che non il vecchio gestore non è un servizio a maggior tutela (SERVIZIO ELETTRICO NAZIONALE nel caso della luce), allora posso anche tornare liberamente al mio vecchio gestore, approfittando delle promozioni in corso con il vecchi gestore, oppure cercare un altro gestore più conveniente.

Le tariffe che vengono offerte dai gestori sono tutte molto simili fra loro, cambiano a volte di pochi millesimi di euro, quindi come faccio a capire quale dei due è migliore?

Per capire ciò dovremmo andare ad analizzare tutte le voci in fattura. Sarà mia cura parlarvene in un altro blog.

Se questo blog lo hai trovato interessante, lascia pure un commento.



  

sabato 12 marzo 2022

RIPRESA ATTIVITA' SULL'EVOLUZIONE DEL MERCATO DEI SERVIZI

Salve a tutti,

dopo un lungo periodo di assenza, ritorno a scrivere in merito ai servizi energetici ed in particolare sulla loro evoluzione, anche per il fatto che, dall'inizio del 2022 la situazione è nettamente peggiorata per i nuovi assetti geopolitici che non si sono ancora conclusi. 

I costi di luce e gas aumentano

In particolare, nel 2020 la chiusura dei rapporti con la Libia e l'approvvigionamento di petrolio e gas metano dalla Russia, ha generato alla fine del 2021, un incremento dei costi di luce e gas più del 50%, costi che si sono monetizzati nelle bollette da pagare da parte di tutti gli italiani. Inoltre, in questi giorni, l'invasione della Russia ai danni dell'Ucraina, con le sanzioni economiche emanate dall'Unione Europea, sta giornalmente facendo lievitare il prezzo del petrolio, con conseguente aumento dei prodotti derivati da questo, ovvero carburanti per autotrazione, gas propano (gas di città) e per la produzione di energia elettrica fino a bollette davvero insostenibili. 

Mentre il processo di liberalizzazione del mercato energetico (LUCE e GAS) sta andando avanti a colpi di promozioni e tariffe applicate sempre più basse rispetto a quelle applicate dal mercato a maggior tutela (SERVIZIO ELETTRICO NAZIONALE), da quando è scoppiato il conflitto fra Russia e Ucraina, si è notato un cambiamento sulle offerte delle aziende del mercato libero, che prediligono adesso offrire ai consumatori tariffe variabili che seguono l'andamento dei prezzi del mercato azionario dell'energia, basandosi dunque sul PUN (Prezzo Unico Nazionale).

Cosa dobbiamo allora appettarci da questa situazione? 
Si tratta semplicemente di avere un mercato energetico senza concorrenza e quindi con tariffe livellate?

Bene, intanto, per quanto riguarda la politica del ministero, la chiusura del servizio a maggior tutela per le piccole aziende avvenuto già a giugno del 2021, e l'annunciata chiusura dello stesso per i Residenziali previsto per il 31 gennaio 2024 (fonti da ARERA.IT), ci porterà comunque a dovere scegliere entro la fine del 2023 a quale gestore di servizi energetici ci si vuole appoggiare.
Sicuramente il livellamento delle tariffe da parte dei gestori del mercato libero sarà una soluzione momentanea, dovuta proprio alla volatilità dei prezzi di mercato delle materie prime, e quindi si ritornerà ad avere una concorrenza in questo settore che gioverà alle tasche degli italiani.

Ma cosa fare proprio in questo periodo di crisi energetica?

Dato che il passaggio dei servizi di luce e gas al mercato libero può essere ancora di giovamento aderendo alle offerte a tariffa bloccata per un periodo che va da 12 a 24 mesi, a secondo del gestore che si sceglie, senza vincoli e senza costi di attivazione e disattivazione dei contratti di fornitura, sarebbe proprio opportuno rivolgere un attimo lo sguardo alle compagnie del mercato libero per trovare la soluzione migliore per contenere le spese per usufruire della luce e del gas.
La tariffa fissa, infatti consente di bloccare la tariffa della luce o del gas a quella del momento in cui si stipula il contratto e non verrà cambiata nell'arco del periodo di promozione, nonostante il PUN continui a salire. Invece, e la situazione energetica dovesse rientrare dalla crisi e il prezzo del PUN dovesse scendere, si può sempre trovare un altro gestore con tariffa più bassa di quella di cui si sta usufruendo, continuando a risparmiare.