giovedì 29 dicembre 2022

Bollette luce e gas: ecco la rivoluzione del metodo di calcolo. Cambia tutto

Con la stangata bollette energetiche il Ministro dell’Economia Giorgetti ha annunciato il nuovo metodo di calcolo dei consumi luce e gas.

Sarà una vera rivoluzione? Il nuovo metodo di calcolo dei consumi luce e gas è simile al modello adottato dalla Germania e consente agli utenti di pagare meno. Secondo quanto anticipato dal Dicastero dell’Economia il nuovo modello di computo si basa sul consumo energetico.

Il calcolo del costo riportato sulle bollette energetiche potrebbe basarsi sul consumo effettivo, quindi, potrebbe consentire alle famiglie italiane di risparmiare. Ovviamente e logicamente meno si consuma, meno si paga. Pagheranno di più le famiglie che consumano di più energia elettrica e gas. Il prezzo della materia energetica dovrebbe essere allineato al market price (prezzo di mercato o PUN).

Il Ministro dell’Economia Giorgetti ha annunciato che l’Esecutivo stia lavorando per introdurre un nuovo meccanismo di computo delle bollette luce e gas, che dovrebbe incentivare le famiglie a risparmiare. Per il momento il nuovo meccanismo di calcolo è solo una bozza, ma potrebbe diventare realtà.

Il nuovo modello di calcolo si ispira al modello alemanno e prevede una prima fase di pagamento una tantum delle bollette energetiche ed una seconda fase, che prevede una soglia massima di 12 cent di euro al lordo per kilowattora sull’ottanta % dei consumi energetici. Il rimanente 20% viene pagato al market price.

La proposta della doppia tariffa in base ai consumi energetici era già stata precedentemente presentata qualche mese fa da Confindustria, ma adesso potrebbe diventare realtà. Basta attendere dalla prossima stagione primaverile

Questo nuovo meccanismo di calcolo spiegato ed anticipato dallo stesso Ministro Giorgetti dovrebbe incentivare il risparmio delle bollette e potrebbe prevedere un calcolo dei costi basato sugli anni precedenti. Il nuovo sistema potrebbe essere più equo e razionale in quanto punta a “premiare” coloro che risparmiano ma anche a “bacchettare” chi eccede nei consumi energetici.

Questo sistema di calcolo dei consumi energetici mira ad introdurre una sorta di soglia massima al consumo. Tuttavia, non risolve il problema riguardante il pre-acquisto dell’energia da parte delle società di distribuzione della materia energetica.

MODIFICHE UNILATERALI DEI CONTRATTI LUCE E GAS

27 Dicembre 2022


Dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato arriva, in queste ore, un chiarimento da parte del Governo sulla questione del blocco alle modifiche unilaterali per le bollette di luce e gas. La scorsa settimana, infatti, il Consiglio di Stato aveva confermato l'ammissibilità di tali modifiche in alcune situazioni. Il Governo ha accolto tale sentenza con un chiarimento ma ha anche colto l'occasione per estendere a giugno 2023 il periodo di blocco alle modifiche unilaterali dei contratti di luce e gas. Vediamo gli ultimi aggiornamenti:


Il Governo chiarisce le condizioni di ammissibilità delle modifiche unilaterali delle tariffe di luce e gas seguendo le indicazioni del Consiglio di Stato e con una nuova norma viene esteso al 30 giugno 2023 (dal 30 aprile 2023) la validità del blocco alle modifiche unilaterali dei contratti


La questione delle modifiche unilaterali ai contratti di luce e gas è uno dei temi più “caldi” del settore delle bollette. Come previsto da una norma del Governo Draghi, infatti, fino al prossimo 30 aprile 2023 è previsto un blocco alle modifiche unilaterali da parte dei fornitori che, quindi, non possono incrementare i prezzi delle tariffe andando a modificare unilateralmente le condizioni contrattuali sottoscritte dai propri clienti.


Come previsto da una sentenza del Consiglio di Stato arrivata nei giorni scorsi, però, i fornitori possono modificare le condizioni contrattuali per le offerte che prevedono quest’eventualità. Di conseguenza, per una qualsiasi tariffa a prezzo bloccato, i fornitori possono proporre un nuovo prezzo dell’energia una volta che il precedente periodo di prezzo bloccato è terminato. In questo caso, infatti, non si tratta di una modifica delle condizioni contrattuali ma di una modifica prevista dalla struttura della stessa offerta.


Per chiarire, al massimo, la situazione, il Governo ha incluso un articolo specifico nel decreto Milleproroghe che sarà in Gazzetta Ufficiale entro fine anno. Contemporaneamente, è stato esteso il periodo di blocco alle modifiche unilaterali, garantendo una protezione aggiuntiva a famiglie e imprese che, grazie a questo blocco, possono contare su di un’importante protezione contro gli aumenti per le bollette di luce e gas.


In particolare, le nuove norme stabiliscono che:


1.    Le modifiche dei contratti che prevedono aggiornamenti di prezzo sono ammesse.


2.    Continuano a non essere ammesse le modifiche unilaterali dei contratti che non prevedono clausole di aggiornamento di prezzo per un certo periodo.


3.    La validità del blocco alle modifiche unilaterali è prorogata fino al prossimo 30 giugno 2023.


La settimana inizia con due novità sulla questione delle bollette di luce e gas. 

La prima riguarda un importante chiarimento sulla norma, voluta dal precedente Governo Draghi. Seguendo quanto deciso dal Consiglio di Stato la scorsa settimana, il Governo ha specificato, in un apposito articolo del decreto Milleproroghe, che tale norma “non si applica alle clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla scadenza delle stesse, nel rispetto dei termini di preavviso contrattualmente previsti e fermo restando il diritto di recesso della controparte”.


Facciamo alcuni esempi per chiarire la situazione:

una tariffa a prezzo bloccato fino al 31 marzo 2023 potrà registrare l’applicazione di un nuovo prezzo per l’energia a partire dal 1° aprile 2023; il prezzo sarà stabilito dal fornitore che potrebbe scegliere anche di passare da una tariffa a prezzo bloccato ad un sistema indicizzato; il cliente sarà libero di scegliere se accettare o meno la modifica; 

una tariffa a prezzo bloccato fino al 31 marzo 2024, a prescindere dal valore di tale prezzo, non potrà registrare l’applicazione di un nuovo prezzo almeno fino alla fine del periodo di blocco alle modifiche unilaterali previsto dalla normativa.


La seconda novità riguarda la proroga del blocco alle modifiche unilaterali per le bollette di luce e gas. Il chiarimento del Governo, infatti, si accompagna ad un’estensione del provvedimento. Il blocco era in scadenza ad aprile 2023. Con la nuova norma è stata stabilita una nuova data. Ora, infatti, il blocco alle modifiche unilaterali da parte dei fornitori è stato esteso fino al prossimo 30 giugno 2023, andando ad aggiungere ulteriori 2 mesi di protezione contro i rincari per gli utenti.


Questa scelta si accompagna a tutte le altre misure previste per contrastare l’emergenza energetica come il blocco degli oneri di sistema per luce e gas ed il taglio al 5% dell’IVA sul gas oltre che il potenziamento dei Bonus Luce e Gas, sia con l’innalzamento del tetto ISEE a 15 mila euro che con l’arrivo di un bonus integrativo che andrà ad incrementare l’importo effettivo dell’agevolazione che, ricordiamo, si traduce in uno sconto in bolletta. Queste misure sono valide fino alla fine del primo trimestre del 2023 (con il nuovo tetto ISEE dei bonus sociali valido fino a fine anno) e dovranno essere poi estese dal Governo successivamente.


Come tagliare i costi delle bollette da subito

La scelta di estendere il blocco alle modifiche unilaterali è sicuramente una misura importante per contrastare la crisi energetica. Per gli utenti, in ogni caso, c’è la possibilità di massimizzare da subito il risparmio in bolletta. Per raggiungere quest’obiettivo è necessario ridurre al minimo il costo dell’energia andando ad attivare le migliori tariffe luce e gas del Mercato Libero. Solo in questo modo, infatti, si potrà raggiungere l’obiettivo di minimizzare l’importo delle bollette, sia nel breve che nel lungo periodo.

lunedì 11 luglio 2022

L' ANDAMENTO DEI MERCATI ELETTRICO E GAS NEL III TRIMESTRE (LUG - SET) DEL 2022

 L'andamento dei mercati

Le incertezze legate agli sviluppi del conflitto russo-ucraino continuano ad alimentare le tensioni e la conseguente volatilità dei prezzi nei mercati delle materie prime energetiche (petrolio, carbone e gas naturale).

Per quanto riguarda il gas naturale, in particolare, in Europa permangono i rischi di scarsità di offerta. I timori di un blocco totale delle forniture russe verso l'Europa, come conseguenza della riduzione dei flussi del gasdotto Nord Stream 1 a metà giugno, hanno riportato i prezzi europei ben oltre i 100 €/MWh, con valori negli ultimi giorni di 130-140 €/MWh per le quotazioni spot e a termine. Complessivamente, i flussi di gas russo verso l'Europa, attraverso i tre principali gasdotti (Nord Stream, Yamal e via Ucraina), si sono ridotti di circa il 40% rispetto alla prima settimana del 2022 e del 70% rispetto ad un anno fa. Il calo delle forniture russe è stato in parte compensato dalle maggiori importazioni di GNL che, nei primi cinque mesi del 2022, sono aumentate del 55% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie ad una minore pressione della domanda asiatica e a prezzi europei più alti di quelli asiatici. Ciò ha contribuito al riempimento degli stoccaggi europei, con un livello che attualmente si attesta al 57% della capacità.

In questo contesto, seguendo il trend del prezzo del gas, il prezzo unico nazionale dell'energia elettrica (PUN) ha consuntivato, nel secondo trimestre dell'anno in corso, un valore medio pari a 249 €/MWh.

Le componenti della bolletta

Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l'energia elettrica il lieve aggiustamento, +0,4% sul prezzo finale della famiglia tipo è scomponibile in: +5,5% della voce energia PE, +0,6% legato alla voce di dispacciamento PD, -5,7% per la voce PPE di perequazione.
Rimasti invariati ancora a zero gli oneri generali di sistema. Invariate anche le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura).

Per il gas naturale, la stabilità del prezzo finale per la famiglia tipo è determinata dalla crescita della componente materia prima, basata sulle quotazioni a termine relative al prossimo trimestre, con un impatto del +16,2%, da un incremento di componenti legate alle tariffe di trasporto +3,5%, controbilanciati dall'intervento straordinario dell'Autorità di riduzione del -19,7% legata alla variazione della componente UG2.

Gli altri oneri generali, anche per il gas, sono annullati e l'IVA rimane al 5%, come nel precedente trimestre. Anche i clienti finali del mercato libero beneficeranno della riduzione della componente UG2.


fonte: ARERA.it