12 aprile

Come contrastare i continui aumenti delle bollette di luce e gas.

I continui rincari delle bollette di luce e gas, dovuti alle vicende politico - economiche del nostro paese e dell'Europa, come la guerra scoppiata in Ucraina nel mese di Febbraio, hanno costretto la  popolazione a pagare bollette esorbitanti. Nonostante gli sforzi dello Stato, con l'approvazione e la distribuzione di bonus e di riduzione delle accise del carburante, resta alto il costo della luce e del gas.

Le decisioni dell'Europa di sanzionare la Russia per l'invasione dell'Ucraina, ha costretto il governo russo a chiudere i rubinetti per la fornitura del Gas verso l'Europa stessa e in particolare verso la Germania e l'Italia: il 95% del fabbisogno italiano del GNL proveniva proprio dalla Russia. Essendo le scorte di gas molto limitate, questo ha inciso sull'aumento del prezzo del Gas e della Luce. Allo stato attuale il gas è a circa 90c€ /Smc e la luce, nell'aggiornamento del mese di marzo ha portato il PUN a 0,306 €/Kwh, ben 5 volte più caro del costo della luce di marzo 2021,

Nonostante il governo Draghi si stia muovendo per distaccarsi il più possibile dalla Russia come fornitura del GNL, e mettendo in atto dei provvedimenti per cercare di contenere il continuo aumento delle bollette dei servizi e del costo del carburante, la situazione resta comunque critica.

Quale il rimedio per ridurre i costi delle bollette?

Posto che passare al mercato libero resta in assoluto la migliore soluzione per risparmiare, dalle analisi effettuate confrontando le tipologie di tariffe, al fine di comprendere quale sia la più conveniente, diversi brokers online (omettiamo i nomi per evitare di fare pubblicità) sono concordi con il fatto che il passaggio al mercato libero conferma un risparmio che si potrà ottenere attivando una delle offerte del mercato libero, il quale oscilla dal 12,7% al 24,2% rispetto al prezzo fissato nel mercato tutelato. 
Resta comunque il fatto di dovere scegliere se attivare una offerta a prezzo variabile o una a prezzo fisso.

Quale tipo di offerta bisogna scegliere?

Con un mercato energetico quanto mai instabile e soggetto a continue oscillazioni, è importante scegliere le tariffe luce e gas più convenienti. Nella scelta è necessario valutare tra tariffe a prezzo bloccato , che proteggono da eventuali rincari futuri - ma che rischiano di diventare meno convenienti se nei prossimi mesi i prezzi dovessero scendere - e tariffe a prezzo variabile (in base all’andamento del mercato all’ingrosso), che potrebbero comportare costi extra in caso di ulteriori rincari delle quotazioni delle materie prime.

Lo studio si è concentrato su 3 profili di consumo differenti. Nello specifico, mantenendo costante la potenza impegnata di 3KW, come oggetto della statistica sono state prese in considerazione
  •  single  con un fabbisogno annuo di 1400 kWh,
  •  coppie che consumano mediamente  2400 Kwh all’anno 
  •  una famiglia con due figli con fabbisogno annuale di 3400 kWh

Dall'analisi si è notato che i single riusciranno a risparmiare il 24% circa scegliendo di sottoscrivere un’offerta multioraria a prezzo variabile. Avranno invece modo risparmiare fino al 17% attivando una tariffa monoraria a prezzo variabile, mentre con la scelta di una promozione a prezzo fisso, potranno risparmiare il 13%, per la tariffa monoraria, e il 12% per quella multioraria.

Per quanto riguarda le coppie, il risparmio maggiore - pari al 20% - si potrà ottenere in caso di sottoscrizione di un’offerta a prezzo variabile, che potrà essere sia monoraria, sia multioraria. Sarà possibile risparmiare rispetto al mercato tutelato anche con una promozione a prezzo fisso, con la quale la riduzione dei costi sarà pari al 15% per la tariffa monoraria e al 13% per quella multioraria. 

La convenienza delle offerte con prezzo variabile, quindi che seguono l’andamento del mercato, si conferma anche nel caso delle promozioni del mercato libero attivate da una famiglia di 4 persone, la quale potrà risparmiare fino al 22% scegliendo un’offerta a prezzo variabile, a prescindere dalla tipologia di tariffa oraria e dall’eventuale presenza di fasce. Le offerte a prezzo bloccato di tipo monorario permetteranno alla famiglia analizzata di risparmiare il 16%, mentre la convenienza sarà ancor più ridotta con le offerte a prezzo fisso multiorarie, per le quali il risparmio scende al 14%.

Dal risultato delle analisi condotte risulterebbe essere più conveniente la scelta di una tariffa a prezzo variabile, anche se alla fine la scelta deve essere effettuata singolarmente, ovvero sulla base dello stile di vita dell'individuo o della singola famiglia. potrebbe essere più conveniente aderire a una tariffa a prezzo fisso piuttosto che a una a prezzo variabile.




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15 marzo

I COSTI NASCOSTI NELLA BOLLETTA

Spesso, quando ci viene consegnata la busta contenente la fattura della luce o del gas, la prima cosa che andiamo a vedere è l'importo da pagare.
Ma quanti di noi vanno a cercare di capire le voci di spesa che sono stampate nel riquadro riassuntivo? 

Davvero molto pochi!

Forse sarebbe meglio cominciare a capire un po' di più sulle bollette che paghiamo, soprattutto adesso che si prospetta fra non molto il passaggio obbligato al mercato libero.

Per prima cosa andiamo a capire quali sono e a cosa si riferiscono le singole voci della bolletta.
ARERA (l'Autorità di Regolazione per Energia  Reti e Ambiente) mette sul suo sito una spiegazione delle voci nelle fatture per il mercato a maggior tutela, che, per migliorare la lettura vi riporto anche qui di seguito.

La bolletta indica in modo sintetico gli importi da pagare per le diverse voci di spesa.

Le voci di spesa indicate su tutte le bollette nel riepilogo sono:

      • Spesa per la materia energia
      • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore
      • Spesa per oneri di sistema
      • Imposte.

In casi particolari possono essere presenti anche altre voci di spesa: RicalcoliAltre partiteBonus sociale. Nelle bollette in cui viene addebitata una quota del canone di abbonamento TV è presente anche la voce di spesa Canone di abbonamento alla televisione per uso privato.

I clienti interessati possono sempre chiedere all’impresa, con le modalità stabilite dall’impresa stessa, di ricevere, insieme alla bolletta, gli elementi di dettaglio, cioè un documento aggiuntivo che riporta, per ogni voce di spesa della bolletta sintetica, i prezzi unitari, le quantità fatturate e i relativi importi da pagare.


    SPESA PER LA MATERIA ENERGIA

    Questa è la spesa relativa al costo 

  • dell'effettivo consumo di energia derivante dalla lettura del contatore, che ormai viene fatto in modo del tutto automatico con i nuovi contatori elettronici, 
  • dei costi derivanti perdite di energia (dispersione elettrica)  
  • del contributo di commercializzazione. Voce molto importante da valutare in quanto, soprattutto nel mercato libero, è il guadagno reale del gestore al quale abbiamo chiesto tramite la sottoscrizione del contratto , di fornirci la corrente elettrica. In verità i gestori non forniscono la corrente elettrica, ma gestiscono i clienti solo amministrativamente. La corrente elettrica viene gestita dal distributore locale, che per la maggior parte dell'Italia si chiama e-distribuzione, la stessa azienda che ci viene a montare i contatori, per intenderci. 
Tornando al cotributo di commercializzazione, spesso, chi ci propone il passaggio al mercato libero o il cambio di gestore, omette volutamente, ma è un costo di cui bisogna assolutamente tenerne conto per valutare l'effettivo risparmio che ci viene proposto: capita spesso che ci vengono proposte delle tariffe davvero molto basse, ma che sono controbilanciate da un importo elevato di Contributo di Commercializzazione, che spesso arriva anche ad annullare il risparmio che ci viene prospettato e che poi, con nostra grande sorpresa e rabbia , ci ritroviamo a pagare una bolletta più esosa rispetto al vecchio gestore.


 SPESA PER IL  TRASPORTO E LA GESTIONE DEL CONTATORE

Questa voce riguarda il gestore della rete elettrica nazionale TERNA e la gestione del contatore da parte di E_DISTRIBUZIONE: mentre la prima parte, ovvero quella parte di costi che chiede TERNA è direttamente proporzionale al consumo di energia elettrica misurato dal contatore, la parte economica riguardante il contatore è fissa e dipende solo dai KW richiesti in fase di contratto, che generalmente, per uso abitativo sono 3KW.


 ONERI DI SISTEMA

Sono tutta una serie di contributi che lo Stato ci chiede per bilanciare tutta una serie di spese che lo Stato stesso anticipa, come ad esempio le zone colpite da calamità naturali quali terremoti, e altre spese di carattere sociale.

Durante la pandemia del COVID-19 questa voce è stata sospesa, ma presto tornerà a pesare nuovamente sulle nostre tasche.

IMPOSTE

Sono IVA calcolata al 10% e le accise, impsta regionale, pagate in misura di €0,00022 per ogni KwH consumato.


Dopo questo lungo escursus sulle voci in fattura dell'energia elettrica, è importante dire che, l'unica voce di spesa sulla quale il mercato libero entra in gioco è solo la Spesa per la materia energia, contenente il costo al KwH determinato dalla tariffa applicata dal gestore per i Kw consumati e dal Contributo di Commercializzazione.





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14 marzo

COME SCEGLIERE L'OFFERTA MIGLIORE

Salve a tutti, e ben tornati nel blog delle notizie utili per sopravvivere nel mercato dei servizi: elettrico , gas e telefonia.

Nel blog precedente, abbiamo visto come il mercato libero dell'energia e del gas potrebbe essere più vantaggioso rispetto al mercato a maggior tutela, soprattutto in un periodo di crisi energetica dove si registra un aumento spropositato dei costi.

Oggi si contano più di duemila gestori nel mercato libero, piccole aziende o grandi e storiche società si fanno concorrenza offrendo le proprie tariffe ogni giorno bombardandoci con pubblicità o tramite telefonate di promotori che offrono il proprio sevizio, facendolo sembrare che sia realmente il più conveniente del momento, facendo dei confronti, più o meno approssimativi, con i quali riescono a offrire anche dei risparmi che sembrano essere  davvero molto più  basse rispetto a quelle che stiamo attualmente pagando. 

Tutto ciò potrebbe essere anche vero, ma allora qual'è il gestore che ci offre la migliore offerta?

Così come promotori, che sponsorizzano le tariffe del gestore per il quale offrono il loro servizio al telefono, o al banco nei centri commerciali, o tramite il porta a porta,  non conoscono le offerte della concorrenza, anche noi ignoriamo quale sia l'offerta migliore per potere ottenere il miglior risparmio. Ed è proprio questa la leva sulla quale i promotori spingono per per convincerci a sottoscrivere il passaggio al mercato libero con la loro offerta. Sembrerebbe un terno al lotto allora individuare quale sia il gestore più conveniente.

Intanto vorrei sfatare un mito: non esiste in assoluto la migliore offerta, ma l'offerta deve essere cucita su misura del proprio utilizzo della corrente elettrica; ognuno di noi, utilizza la corrente elettrica e il gas in modo diverso da un altro, c'è chi la usa principalmente la sera e c'è chi la utilizza indistintamente di giorno che di notte. Questo implica che una stessa tariffa nn può andare bene per entrambi i casi, per cui chi promuove sempre una sola tariffa di un solo gestore facendo il porta a porta o per telefono, farà sottoscrivere il cliente la corretta tariffa solo per il 5%, mentre per gli altri utenti la tariffa potrebbe essere poco vantaggiosa o addirittura per nulla.

Ma allora come facciamo a sapere se una tariffa è quella migliore per il proprio consumo?

Intanto, bisogna sapere che 

  • è possibile cambiare il proprio gestore di servizi in qualsiasi momento, senza costi di attivazione nè di chiusura di fornitura;
  • il passaggio ad altro gestore avviene dopo 20 gironi dalla richiesta di attivazione del contratto e precisamente il primo del mese successivo allo scadere dei 20 giorni.
Quindi, quello che consiglio è verificare almeno una fattura del gestore con il quale si è sottoscritto un contratto di fornitura di servizi (luce, gas, o entrambi) e fare un paragone con quella del vecchio gestore, quindi, a meno che non il vecchio gestore non è un servizio a maggior tutela (SERVIZIO ELETTRICO NAZIONALE nel caso della luce), allora posso anche tornare liberamente al mio vecchio gestore, approfittando delle promozioni in corso con il vecchi gestore, oppure cercare un altro gestore più conveniente.

Le tariffe che vengono offerte dai gestori sono tutte molto simili fra loro, cambiano a volte di pochi millesimi di euro, quindi come faccio a capire quale dei due è migliore?

Per capire ciò dovremmo andare ad analizzare tutte le voci in fattura. Sarà mia cura parlarvene in un altro blog.

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