09 aprile

DAZI U.S.A.: COME VERRA' INFLUENZATO IL MERCATO ELETTRICO

 Dal 1 Aprile, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ratificato e messo in atto la sua politica protezionistica, imponendo i preannunciati dazi sia alla Cina che all'Europa, dazi del 20% all'Unione Europea e del 34% alla Cina e il 25% sulle utomobili provenienti da questi paesi, incluso il Made  in Italy. Questa operazione deli USA ha fatto scatenare una controrisposta da Europa e Cina, ed in particolare  quest'ultima ha alzato i "contro dazi" fino al 104% sul Made in USA, azzerando così le importazioni dall'America.

Purtroppo, l'applicazione dei dazi del Made in USA incombe anche sull'importazione di materie prime provenineti dagli Stati Uniti, compreso petrolio e gas naturale, fonte principale per la produzione di energia.

Infatti, secondo uno studio condotto da Confartigianato, di cui di seguito è riportata una tabella riassuntiva, in merito al petrolio e gas naturale importato dagli USA in Europa nell'anno 2024, sulla base di dati statistici forniti da Eurostat si evince che sono state acquistate commodities energetiche (quali petrolio e suoi derivati, gas naturale, e coke) per un importo pari a quasi 65 miliardi di Euro, ponendo gli Stati Uniti come il primo fornitore di commodities al vecchio continete.



Per quantoriguarda il nostro paese, gli Stati Uniti sono al 4° posto in classifica come fornitori di commodities energetiche, dopo Algeria, Azerbajan e Libia, fornendo all'Italia il 9,4% di tutte le commodities importate.




In conclusione, la manovra di Trump con l'applicazioene dei dazi ai prodotti importati dall'Europa e dalla Cina ha messo in moto una "guerra dei dazi" che ha immediatamente fatto crollare le borse e il valore del petrolio e del gas portando probabilmente a una netta diminuzione del costo dell'energia; di fatto tutto questo trambusto si è rivelato come un boomerang ai danni degli  Stati Uniti, in quanto se il prezzo delle materie prime si innalza, è ovvio che ci si rivolgerà agli altri fornitori per avere le stesse materie prime e a costi più contenuti: gli Stati Uniti si vedranno diminuire drasticamente gli introiti economici mentre l'Europa e la Cina ne trarrebbero ulteriore vantaggio.

Intanto i governi europei stanno già predisponendo delle contro manovre per contenere la crisi economica che si sta scatenando per la chiusura dei mercati dovuti alla "guerra dei dazi".

Fonti: